In sintesi
- 🎬 Suburra
- 📺 Rai Movie HD, ore 21:10
- 🕵️♂️ Un potente crime drama ambientato nella Roma contemporanea, dove politica, Vaticano e criminalità organizzata si intrecciano in una città cupa e corrotta. Il film, diretto da Stefano Sollima e con un cast stellare, offre una visione impietosa e moderna del malaffare italiano, diventando un cult imperdibile del genere noir.
Suburra, Stefano Sollima, Pierfrancesco Favino, Elio Germano, Claudio Amendola, Alessandro Borghi: le icone del crime italiano sono pronte a dominare la prima serata su Rai Movie HD questa domenica 13 luglio 2025 alle 21:10. Se vuoi piombare nell’oscurità di una Roma corrotta e senza scrupoli, il film che ha ridefinito il noir nostrano non va assolutamente perso.
Suburra: il lato oscuro dell’Italia contemporanea in TV stasera
Pochi film italiani degli ultimi anni hanno avuto la forza di incidere così profondamente nell’immaginario collettivo come Suburra. Nato dal romanzo-inchiesta di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini, il film diretto da Stefano Sollima prende ispirazione da fatti e personaggi reali – Mafia Capitale docet – portando in scena quella sottile linea rossa che unisce potere politico, Vaticano e criminalità organizzata in un unico, disperato supermercato del malaffare.
L’ambientazione non potrebbe essere più simbolica: sette giorni piovosi e ininterrotti a Roma, subito prima di un terremoto politico istituzionale – le dimissioni di Berlusconi e l’abdicazione “fantastica” di Papa Ratzinger. In questa capitale in macerie morali si intrecciano le storie disperate e ambigue di Filippo Malgradi (Favino, in stato di grazia), del cinico Samurai (un Amendola magnetico), di Numero 8 (Borghi, qui nel ruolo che lo consacra tra i grandi anti-eroi), della tormentata Viola (una Greta Scarano intensa e spigolosa) e dell’imprenditore fragile di Elio Germano.
Un cast da antologia, una regia iconica
Se Sollima aveva già stregato con Romanzo Criminale e Gomorra – La serie, con Suburra compie un ulteriore salto di qualità: la messa in scena è moderna, quasi internazionale per ritmo e costruzione, capace di rubare la scena ai grandi crime movie americani e di infondere nella città eterna una cupezza che non ha bisogno di effetti speciali per risultare disturbante. La fotografia plumbea e la colonna sonora elettronica dei M83 amplificano la tensione, regalando al pubblico un vero e proprio viaggio sensoriale tra pioggia, sangue e denaro sporco.
L’alchimia tra gli attori è perfetta e non è un caso che proprio da qui prenda il via la consacrazione definitiva di Favino e Germano nella fascia alta del cinema d’impegno. Alessandro Borghi e Greta Scarano trovano la loro rampa di lancio per diventare volti iconici della nuova generazione. Amendola, invece, sorprende tutti svestendo i panni popolari per diventare un villain carismatico e granitico. Sollima? Ha spalancato le porte a una carriera internazionale, portando il genere crime italiano a livelli da far impallidire colleghi d’Oltreoceano.
Perché Suburra è un cult imperdibile: nerd facts e impatto
Dietro ogni scena, ogni dialogo di Suburra si nasconde una riflessione profonda sulla cultura del potere (e della sua assenza): il film è coraggioso nel mettere a nudo la fragilità maschile, la dissoluzione delle figure paterne, la metastasi etica che trasforma ogni valore in merce di scambio. Dietro la maschera del noir, Suburra è un potentissimo atto di accusa, un racconto dove la pioggia incessante lava via ogni apparenza, lasciando solo detriti morali.
- L’aneddoto nerd: la scena della pioggia costante non è solo un vezzo stilistico, ma un richiamo continuo all’idea che in questa Roma nessuno è mai davvero “pulito”.
- La dedica: il film è dedicato da Sollima al padre Sergio, e la scelta non è casuale, visto il tema cruciale della perdita delle guide e dei padri – personali e istituzionali – da cui discende l’intera trama.
Il lascito di Suburra? Semplice. Ha letteralmente rivoluzionato il modo di rappresentare la criminalità italiana, divenendo fonte di ispirazione per la serie Netflix che ne amplifica la mitologia urbana su scala globale. Ha dimostrato al pubblico (e ai produttori) che l’Italia sa fare crime all’altezza delle migliori produzioni internazionali: una vera dichiarazione d’intenti per tutta una generazione di registi, attori e sceneggiatori.
Il successo di critica e pubblico
Due Nastri d’Argento, ottimi voti su IMDb e MYmovies, un incasso da 4,5 milioni di euro in Italia: Suburra non ha sbagliato un colpo. La critica lo ha definito “impietoso, elegante, imprescindibile per chi vuole capire quale sia il vero volto di Roma oggi”, mentre il pubblico lo ha trasformato in un film cult. La sua eredità trascende la cronaca, sedimentandosi come sguardo lucido e al tempo stesso visionario su un’Italia che cambia e si trasforma proprio nei suoi angoli più ambigui.
Da sapere: Se ami i prodromi di cultura pop e googli il vero scandalo Mafia Capitale, noterai come Suburra sia arrivato incredibilmente “prima” della realtà, vestendo i panni della fiction per raccontare in anticipo la cronaca più nera. Ciak storici a Ostia e tra i palazzoni romani: la città stessa diventa protagonista, specchio di una società corrotta ma ancora capace di affascinare e inquietare.
Insomma, questa sera la tua TV ti regala non solo grande cinema, ma anche una lezione magistrale di stile, denuncia e cinefilia. Suburra su Rai Movie HD: un appuntamento obbligato per chi non si accontenta di emozioni facili. Lascia perdere reality, risate di plastica e serate superficiali: Roma, la pioggia e la banda di Sollima ti aspettano sul trono del vero crime drama italiano.
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