In sintesi
- 🎬 Buongiorno, notte
- 📺 Rai 3 HD, ore 21:20
- 🕯️ Un film di Marco Bellocchio che racconta il rapimento di Aldo Moro dal punto di vista di una giovane carceriera delle Brigate Rosse, esplorando le zone grigie della coscienza, il conflitto morale e la tensione interiore in un dramma storico intenso e poetico.
BUONGIORNO, NOTTE, Marco Bellocchio, Aldo Moro, Maya Sansa, Brigate Rosse: queste sono le entità che dominano la prima serata di oggi, venerdì 11 luglio 2025, su Rai 3 HD. Il canale ci propone alle 21:20 uno dei film italiani più discussi e intensi degli ultimi vent’anni: “Buongiorno, notte”, una pellicola che ridefinisce il modo di raccontare la Storia attraverso il grande schermo.
Buongiorno, notte, Marco Bellocchio e il racconto del caso Aldo Moro
Se credi che sui drammatici giorni del rapimento di Aldo Moro sia già stato raccontato tutto, è il momento di ricrederti. Bellocchio nel 2003 decide di ribaltare la prospettiva storica, scegliendo di seguire la vicenda non tramite la vittima o le autorità, ma attraverso gli occhi di Chiara, una delle giovani carceriere protagoniste della prigionia del segretario DC nel 1978. Maya Sansa interpreta questo personaggio ispirato alla realtà, immettendo nello schermo una miscela di tensione, rimorso e umanità inquieta che a distanza di anni resta ancora semplicemente ipnotica.
La scelta di Bellocchio è radicale: “Buongiorno, notte” è sì una cronaca, ma filtrata dalla tensione interiore, dalle paure e dai sogni (spesso veri e propri incubi) di una ragazza che prova a dare un senso, giorno dopo giorno, a una “banale” routine fatta di turni di guardia e tentativi di mantenere una normalità domestica impossibile.
Un cast da brividi per la tensione e la profondità
Il valore aggiunto di questa pellicola si vede anche dalla qualità attoriale:
- Maya Sansa ci regala una protagonista combattuta tra dettami ideologici e dubbi morali.
- Luigi Lo Cascio, già icona del cinema civile con “I cento passi”, fa da controcanto con la sua interpretazione carica di nervosismo e fatica esistenziale.
- Pier Giorgio Bellocchio e Paolo Briguglia affiancano, mentre Roberto Herlitzka nei panni di Aldo Moro crea un personaggio memorabile, dolente, umanissimo, capace di bucare lo schermo anche nel silenzio.
E la mano di Bellocchio orchestra il tutto con la consueta eleganza – guardate cosa riesce a fare mescolando Pink Floyd e cronaca tragica! – senza mai lasciare che il ritmo cali.
Oltre la Storia: le zone grigie della coscienza e le Brigate Rosse
Ciò che distingue “Buongiorno, notte” da altre opere sullo stesso tema è la sua forza introspettiva. Non si limita a raccontare la cronaca, ma la travolge con sezioni oniriche, simbolismi e un realismo domestico che spiazza. La protagonista si trasforma in emblema delle zone grigie dell’ideologia, del senso di colpa, della lotta fra lealtà al gruppo e fragilità umana. Un disagio crescente che, scena dopo scena, inchioda lo spettatore senza trucco e senza fuga possibile.
Bellocchio ricostruisce la Storia italiana recente con coraggio, rifiutando ogni retorica: il rapimento Moro ad opera delle Brigate Rosse non viene giudicato, ma fatto attraversare come un trauma, una ferita aperta che interroga ancora oggi la coscienza del Paese.
Qualche chicca nerd e curiosità da veri cinefili
- Il titolo prende spunto da una poesia di Emily Dickinson, scelta azzeccatissima per l’ossessione del film per il confine tra il sogno e la realtà.
- Indimenticabile la scena in cui “Shine On You Crazy Diamond” irrompe nella colonna sonora, creando uno straniante cortocircuito emotivo tra immagini quotidiane e tragedia storica.
- Se amate i family affairs, segnatevi che nel cast c’è anche Pier Giorgio Bellocchio, figlio di Marco: il regista non rinuncia mai ad attingere al suo “talento di famiglia”.
“Buongiorno, notte” è stato uno degli ultimi film italiani a ottenere il plauso unanime sia dal pubblico che dalla critica internazionale. Premi, riconoscimenti alla Mostra di Venezia, valutazioni altissime dai cinefili nostrani e non: la critica lo ha definito “una delle pellicole politiche più spregiudicate e poetiche del cinema degli ultimi anni”, e un ottimo capitolo nel viaggio del Bellocchio più consapevole e adulto.
La pellicola non solo segue la scia delle migliori opere di Bellocchio, ma si è anche imposta come fonte di riflessione per i registi delle nuove generazioni, contribuendo al rinnovamento del cinema d’impegno civile italiano. Ancora oggi si discute sulla potenza delle sequenze oniriche e sulla tenuta emotiva dei suoi interpreti – piccoli snodi che fanno la differenza tra un “film storico” qualunque e un cult destinato a non passare mai di moda.
Se questa sera cerchi qualcosa di più di un semplice film, su Rai 3 ti aspetta una delle sfide più potenti che il cinema italiano abbia mai lanciato al suo pubblico. “Buongiorno, notte” non è solo visione, ma anche confronto con la Storia e con le nostre coscienze. Luci soffuse, zero distrazioni: preparati a essere messo in discussione.
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